Person:
Domínguez Rodríguez, José María

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First Name
José María
Last Name
Domínguez Rodríguez
Affiliation
Universidad Complutense de Madrid
Faculty / Institute
Geografía e Historia
Department
Musicología
Area
Música
Identifiers
UCM identifierORCIDScopus Author IDWeb of Science ResearcherIDDialnet IDGoogle Scholar ID

Search Results

Now showing 1 - 3 of 3
  • Item
    Corelli, politics and music during the visit of Philip V’s to Naples in 1702
    (Eighteenth-Century Music, 2013) Domínguez Rodríguez, José María
    This article discusses and places in historical context a newly discovered set of letters between Cardinal Pietro Ottoboni and his agent in Naples during the visit of King Philip V of Spain to the city in 1702. These letters, in part transcribed in an Appendix, clarify several details concerning Corelli's visit to the city and confirm that he was accompanied by the violinist Matteo Fornari as well as by a third musician, the cellist Pippo Amadei, instead of G. L. Lulier, as hitherto supposed. With new facts that augment information already known from other sources, such as the correspondence of Cardinal Francesco Maria de' Medici, the article sheds new light on disputes that occurred at this time between other musicians and their patrons, such as those involving G. B. Stuck and the Giudice family. Considering these facts in the wider context of the War of the Spanish Succession, I argue that Corelli's visit was the subject of significant political calculations on the part of Cardinal Ottoboni and members of the Spanish and Neapolitan nobility.
  • Item
    Secretarios, oficiales y literatos: mediación cultural en torno a los virreyes de Nápoles (c.1650 - c.1700)
    (Hipogrifo. Revista de literatura y cultura del Siglo de Oro, 2018) Domínguez Rodríguez, José María
    Este artículo se centra en la actividad literaria de varios secretarios y oficiales de los virreyes de Nápoles a finales del siglo XVII. Se presentan como mediadores y agentes de transferencias culturales en el sentido definido por Michel Espagne y se exploran las pautas biográficas que compartieron. Metodológica-mente esta perspectiva permite ir más allá de los estudios de mecenazgo cultural de los virreyes, que por lo general se concentran en nobles de alto rango y acciones culturales de amplio impacto. Este artículo pretende por el contrario descender de nivel para hacerse preguntas sobre la competencia literaria de estos oficiales que solían pasar largas temporadas en Italia, que actuaban como traductores, como escritores y que tenían sus propios códigos de gusto y fruición de obras literarias. A partir de documentación de archivo muy variada, se profundiza en los casos de Manuel García de Bustamante, Diego Cabreros, Juan Vélez de León, Sebastián de Quirós y Antonio Díaz, entre otros. Por último se comparan estas trayectorias con casos de literatos italianos como Francesco Maria Paglia y Giacomo Badiale que tuvieron vínculos biográficos y profesionales más o menos intensos con los agen-tes de la diplomacia cultural española en Roma y Nápoles.
  • Item
    Oltre il viceré: mecenatismo musicale della nobiltà di corte a Napoli alla fine del Seicento
    (Studi Pergolesiani, 2015) Domínguez Rodríguez, José María; Bacciagaluppi, Claudio; Fiore, Angela
    Il mecenatismo della nobiltà direttamente subordinata al viceré, manca tuttora di una visione complessiva che ne analizzi i diversi processi. Le poche ricerche sulla nobiltà di corte realizzate finora restituiscono un’immagine del mecenate come specchio o come emulatore (sia per imitazione, sia per contrasto, cioè, per concorrenza) del viceré nei fasti musicali. Spesso le ricerche sono state incentrate su singoli personaggi vincolati alla mainstream musicale, come il caso di Aurora Sanseverino (nome legato al soggiorno napoletano di Handel); su specifici festeggiamenti di grande portata musicale ma concreti, di carattere dinastico e quindi straordinario, come succede con il duca di Atri ; e infine su personaggi conosciuti attraverso una ricca documentazione storica facilmente accessibile come ad esempio il caso dei principi di Santobuono. Spostare il centro d'attenzione dall’apice del governo vicereale verso la costellazione aristocratica che lo attornia, consentirebbe più facilmente una visione atomizzata e decentralizzata somigliante a quella di Roma o di Venezia dove non era presente un viceré che eclissasse la sua orbita nell'universo della musica profana. Prendendo le mosse da queste riflessioni, l'obiettivo di questo articolo è ricostruire casi di mecenatismo nobiliare concreti attraverso una varietà di fonti più vasta di quelle tradizionalmente adoperate per lo studio dell'attività vicereale, fornendo di pari passo un modello di ricerca che affronti problemi diversi a seconda delle fonti adoperate per ogni caso. Le domande centrali a cui tenterò di rispondere sono: 1. Com'è l'approccio dei nobili di diverso rango alla musica nella Napoli di fine secolo? L'uso della musica dipende del rango del nobile nobile di turno? 2. Quali somiglianze e differenze ci sono tra di loro? Il mecenatismo vicereale è il modello da loro imitato?